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La mancanza di podi di Michael van der Mark è ingannevole?

Thursday, 23 July 2020 07:38 GMT

Tre vittorie in tre anni insieme a Yamaha: dove riuscirà ad arrivare nei prossimi sei Round? Il telecronista del WorldSBK Steve English analizza le prospettive del pilota olandese.

Nel primo Round della stagione Michael van der Mark (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) è stato superato dal compagno di squadra Toprak Razgatlioglu. Tre piazzamenti tra i primi cinque non sono bastati per far meglio del collega di box. In Australia però non abbiamo visto tutto il potenziale di van der Mark? Probabilmente è andata così. Il pilota Yamaha non è salito sul podio a Phillip Island ma ha sempre fatto vedere di potersela giocare per i primi tre posti, senza dimenticare che per puntare alla vittoria ha finito per perdere terreno. Un’ulteriore dimostrazione dello spirito di grande lottatore che lo rende famoso.

Ha questa attitudine anche per merito di chi ha avuto al proprio fianco nel WorldSBK, come Sylvain Guintoli e Nicky Hayden in casa Ten Kate Honda o Alex Lowes negli ultimi tre anni. Il campione del mondo 2014 nella classe Supersport non si è mai nascosto. Ha sempre avuto una grande motivazione vedendo chi si trovava dall’altra parte del box e anche quest’anno le cose andranno allo stesso modo.

Avere grandi compagni di squadra significa però anche essere consapevoli che in certi fine settimana di gara l’altro andrà più forte di te. Tutti i piloti della fascia più alta hanno bisogno di solidità mentale e van der Mark non è da meno. In Australia sarebbe stato facile per lui vedere i tanti elogi nei confronti di Razgatlioglu? Ovviamente no. Non deve essere facile da vedere per un pilota.

Nel recente test svolto in Catalogna questo non ha certamente riguardato van der Mark. Non è famoso per le grandi doti in prova dato che in queste circostanze le sue prestazioni tendono a essere minori rispetto a quelle che è in grado di offrire nel corso di un infuocato fine settimana di gara. Il suo potenziale sulla lunga percorrenza al Montmelo ha dimostrato che l’olandese è un pilota che sta lavorando bene e che è in grado di mettere a segno tempi veloci e in modo costante. L’anno scorso proprio a Jerez ha vinto. Stanno per arrivare alcuni circuiti favorevoli a Yamaha. È chiaro che presto tornerà sul podio.

In Australia all’interno del paddock in molti erano interessati a 'puntare' su di lui. È stata una sorpresa vederlo giù dal podio ma dopo tre gare davvero appassionanti possiamo dire che è arrivato al punto in cui aveva bisogno di trovarsi in termini di prestazione e che gli è mancata soltanto la chiusura del cerchio. Ma non capiterà ancora per molto.

Van der Mark si è sempre trovato a suo agio lasciando la parte tecnica al team per concentrarsi unicamente sulla pista e sullo stile di guida. Questo potrebbe essere un vantaggio in vista dei Round che mancano alla fine oltre alla sua natura di persona che tende a non perdere mai la calma e la concentrazione.

Phillip Island è stata ingannevole per van der Mark? Sì e no. Ha fatto vedere di essere veloce e che lotterà per vincere. Il suo potenziale non è stato ripagato dai risultati ma è chiaro a tutti che è uno dei piloti migliori del WorldSBK. L’olandese non cade spesso, non commette molti errori ed è veloce quanto i più forti.

La lotta interna a Yamaha sarà ancora una volta affascinante e tra non molto van der Mark tornerà sul podio. Non ci sarà quindi da soprendersi se lo vedremo sul gradino più alto.

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